Se non vuoi leggere perché il COPYRIGHT è sbagliato, vai più sotto alle SOLUZIONI. Se invece vuoi capire perché è sbagliato e...
Se non vuoi leggere perché il COPYRIGHT è sbagliato, vai più sotto alle SOLUZIONI.
Se invece vuoi capire perché è sbagliato e quanto è profonda la Tana del bianconiglio leggi il testo successivo.
Non è più possibile caricare video su Facebook che contengano musiche protette dagli invadenti sdiritti d’autore a mio avviso protetti da leggi sbagliate che creano difformità di comportamento di fronte alle opere di tutto l’ingegno umano. Perché se una persona fa un video ad esempio che ha una musica di sottofondo non può usarlo perché dovrebbe pagare i diritti agli autori della musica.
IMMAGINA
SE i produttori di strumenti musicali e suoni
chiedessero ai musicisti i diritti d’ingegno,
quindi d’autore, e pertanto delle royalty ogni volta che un loro strumento o
suono venisse riprodotto in pubblico;
SE la collettività rivendicasse nei confronti degli autori e scrittori i diritti d’ingegno per le parole che hanno usato nelle loro opere come fornitori di cultura:
SOLO ALLORA si che i musicisti e gli autori comprenderebbero l’assurdità dei diritti d’autore richiesti, e la difformità e iniquità di trattamento che rivendicano fallacemente.
Perché altrimenti in base a alla logica contorta del diritto d’autore si dovrebbero anche pagare allora i diritti d’autore di:
- designer degli arredamenti
- grafici
- pittori
-
fotografi
nel caso in cui ci fossero dei quadri o foto sulle pareti, - ma anche dell’architetto che ha progettato la stanza e la casa,
- del designer che ha progettato la forma delle luci e
- degli ingegneri
- e inventori che hanno progettato le luci stesse, e via dicendo,
eppure tutte queste altre categorie più molte altre non rivendicano assurdi importi continui, royalty di utilizzo e diffusione, nonostante siano presenti nei video, come ad esempio di una lezione di ballo fatta all’interno di una stanza.
Vedete la storia del diritto è una battaglia continua tra diritti contrapposti ed equità del diritto.
I legislatori dovrebbero essere mossi da etica e morale, le quali cambiano con la cultura, e da dei principi fondanti di equità. Tuttavia accade che le pressioni anche culturali di lobbies riescono ad ottenere dei diritti soverchianti nei confronti della collettività creando nicchie di diritto maggiore per pochi e inferiore per molti.
Ho scritto in passato più e più volte su come il diritto d’autore tuteli una parte sovrastando i diritti dell’altra. E manchi di doveri nei confronti della collettività.
Perché se si chiede alla collettività una tassa d’uso e riproduzione la collettività a mio avviso ha tutto il diritto di chiedere una tassa uguale e contraria per debito formativo.
Perché come dimostrato “la creatività è unire in modo nuovo elementi esistenti” ed essendo esistenti sono stati forniti da terzi i quali a loro volta secondo la stessa logica dei diritti d’autore dovrebbero rivendicare diritti sugli stessi.
Esempio: chi ha inventato le note, le scale, gli accordi, le parole, gli strumenti, se i musicisti dovessero pagare royalty per l’uso della cultura che gli è arrivata e con la quale creano musiche collegando elementi esistenti in modo nuovo, state sicuri che la creatività musicale sarebbe oltremodo castrata, probabilmente per lo più morta.
Gli artisti e coloro che creano non dovrebbero pertanto chiedere diritti che altre categorie che creano non hanno e non rivendicano. E il loro importante contributo in termini di creatività andrebbe supportato in modo collettivo in modo completamente diverso. Altri modelli decisamente più sociali e meno mercificanti e capitalistici che comprendono pertanto l’equità di rapporto tra le parti esistono e possono essere usati.
Agli autori che chiedono diritti che a mio avviso non dovrebbero avere, auguro o di comprendere lo sbaglio di quello che stanno facendo, e lo sanno, pertanto di contribuire a un modello diverso nel quale sia compreso un elemento di equità sociale, oppure se pensano di rivendicare diritti al di sopra della collettività gli auguro l’oblio.
SOLUZIONE 1: per pubblicare video su Facebook con musica protetta da diritti d’autore.
Ovviamente la soluzione per chi vuole caricare un video su FB oggi c’è ed è caricare video su YouTube e poi condividerlo su Facebook, perché YouTube inserisce la pubblicità sopra i video e divide l’importo della pubblicità con gli autori delle musiche.
Comprendete qual è il cavolo di motivo per il quale uno dovrebbe trovarsi della pubblicità sopra al video magari di una propria festa dove balla con della musica.
E ripeto è una difformità di comportamento perché altri autori potrebbero essere presenti nei video i quali non vengono retribuiti in nessuna forma. Se si dovesse usare questo assurdo, contorto, oltre che antisociale e non equo meccanismo, a questo punto sarebbe impossibile pubblicare video. Perché non sarebbe possibile rintracciare ogni autore di ogni elemento d’ingegno presente nei video.
SOLUZIONE 2: questa non piacerà a facebook ;-).
Se hai creato un video con dell’audio e lo vuoi condividere ad un gruppo di amici, smettila di farlo su facebook e youtube ed inizia ad usare Telegram perché attualmente in rete è l’unica “isola realmente libera” rimasta su internet. Crea un gruppo in Telegram, e condividi le tue creazioni là. Telegram contava più di 500milioni di utenti iscritti nel 2021, con una crescita di 1,5 milioni di nuove iscrizioni al giorno, si hai letto bene, al giorno! Quindi è molto probabile che i tuoi amici e amiche siano già su Telegram e manchi solo tu.
Commenti recuperati
francesco il 14 Ottobre 2019 alle 10:40
Ciao. Un mio amico canta, fa serate in locali e PAGA REGOLARMENTE i diritti SIAE relativi alle canzoni che interpreta nelle varie serate.
Per quale motivo, dunque, FB gli ha cancellato tutti i relativi video adducendo come spiegazione il fatto che i brani sono assoggettati al diritto d’autore?
Non c’è modo per obbligarli a ripristinare tali video? (dietro presentazione, ad esempio, di documentazione che attesti l’avvenuto pagamento di detti diritti). grazie
Luca Notalo.it (ex l-p.it) in risposta a francesco il 31 Ottobre 2019 alle 13:27
Ciao, ti ringrazio del tuo esempio, perché mostra quanto è malata, distorta, fallace, errata l’attuale gestione dei diritti d’autore in facebook e non solo. Io personalmente sono contrario ai diritti d’autore, come ho espresso in altri articoli di questo blog, perché abbiamo l’illusione di aver il diritto esclusivo di creatività, quando in comunicazione senza il background comunicativo non è possibile né comunicare né creare. Quindi se qualcuno pretende un diritto esclusivo di creatività, la collettività dovrebbe pretendere un diritto equivalente e superiore di forniture del substrato che è stato necessario per tale ipotetica creatività (ipoetitca perché come affermato da Henri Poincaré, la creatività in tal senso è solo unire in modo nuovo elementi già precedentemente esistenti).
Detto ciò, calandoci dal teorico al pratico, non so dirti se facebook ha la procedura sensata che tu descrivi. Ti posso solo dire che all’attuale stato delle cose conviene pubblicare su Youtube e condividere su facebook. Perché Youtube, cioè Google ha stretto accordi con “detentori dei diritti d’uso” (che io chiamerei soprUSAtori) lasciando loro guadagnare in percentuale sulle pubblicità che google cioè youtube inserirà sopra al video postato. Volendo su youtube dovrebbe esserci la procedura per dimostrare di avere i diritti d’uso evitando così di avere pubblicità di terzi al di sopra del proprio video per ripagare nuovamente i “diritti d’uso” (dei soprusatori).
raffaelina il 14 Marzo 2020 alle 17:11
Assurdo, volendo esagerare … I diritti d’autore non spetterebbero soprattutto agli autori? Giuseppe Verdi, Paganini … Ecc, ecc Si dimentica che i veri autori sono loro e no eventuali ,tenori, baritoni, soprani che li cantano o violinisti che li suonano
Luca Notalo.it (ex l-p.it) in risposta, il 15 Marzo 2020 alle 11:42
No Raffaelina i diritti non dovrebbero spettare a nessuno perché dovrebbero spettare a tutti. E questa frase apparentemente semplice e contraddittoria, in realtà non è nemmeno semplice nemmeno contradditoria. Lo spiegherò meglio in questo articolo: https://www.notalo.it/2020/03/brevetti-e-royalties-virus-dellumanita-un-modello-diverso-e-possibile.html
Monia Goroni il 8 Aprile 2020 alle 16:14
Ciao. Se invio un video in privato su wa e chi lo riceve lo pubblicana su fb(con o senza il mio tag) e c e una musica (ballo di gruppo/baby dance) di sottofondo con me che ballo, mi possono chiedere se ho pagato la SIAE o contestare e cancellare il video?
Luca Notalo.it (ex l-p.it) in risposta, il 25 Aprile 2020 alle 18:56
Ciao, la cosa più probabile che potrebbe succedere se il sistema di Facebook riconosce l’audio come una musica protetta da schiforight, è la cancellazione dell’audio dal video. Cioè resterebbe il video senza audio.
Alberto il 23 Aprile 2020 alle 13:35
Osa succede se per es. Filmo col cellulare un video musicale su YouTube e poi lo pubblico su fb
Luca Notalo.it (ex l-p.it) in risposta, il 25 Aprile 2020 alle 18:57 (Modifica) Se il sistema di Facebook riconosce l’audio come una musica protetta da schiforight potrebbe cancellare dell’audio dal video. Cioè resterebbe il video senza audio.
Rita il 11 Maggio 2020 alle 8:31
Ho creato in video con foto fatte da me e come sottofondo un brano di Bach, in considerazione del fatto che secondo la nostra legislazione (legge italiana sui diritti d’autore) se l’autore è morto da più di 75 anni e non ci sono eredi che rivendichiamo i diritti, la musica sia da considerarsi di pubblico dominio e quindi non sottoponibile a pagamento dei diritti. Fb mi ha mandato una notifica in cui attribuisce la paternità della musica via via a diversi esecutori (ho provato 2 volte) e annuncia il taglio dell’audio. Perché in un tot di paesi, violerei i diritti d’autore. Ma nell’ anteprima che mi propone del video “modificato”, l’audio è intatto. Sarà perché in Italia questa non è violazione? Può essere così? Se qualcuno ha la risposta, grazie…
Luca Notalo.it (ex l-p.it) in risposta, il 18 Maggio 2020 alle 19:35
Salve Rita, i diritti d’autore sull’esecuzione di un brano di musica classica di Bach è qualcosa di veramente indecente. Detto ciò anche a te ti consiglio di postarlo su youtube invece che su facebook e su facebook postare solo il link di youtube.
Su youtube puoi postarlo sia come video pubblico che può essere ritrovato anche da altri utenti, oppure come “video non in elenco”. In questa modalità sarà visibile solo alle persone a cui viene fornito il link.
Daniela il 11 Maggio 2020 alle 11:14
Io e delle colleghe volontarie stiamo preparando un video, utilizzando spezzoni di canzoni di film della Disney, destinato ai bambini ricoverati in ospedale, attraverso la pubblicazione sulla pagina fb dell’associazione.
Pensavamo che la riproduzione parziale delle opere ci potesse “salvare” ma da quello che mi pare di capire leggendo le faq sul sito siae non è così.
Come si potrebbe aggirare l’ostacolo? E qual’è il rischio principale, a parte l’eventuale rimozione del video o dell’audio?
Grazie
Luca Notalo.it (ex l-p.it) in risposta il 18 Maggio 2020 alle 19:33
Salve Daniela, La soluzione può essere, postarlo su youtube invece che su facebook e su facebook postare solo il link di youtube.
Su youtube puoi postarlo sia come video pubblico che può essere ritrovato anche da altri utenti, oppure come “video non in elenco”. In questa modalità sarà visibile solo alle persone a cui viene fornito il link.
Patrizia il 6 Luglio 2020 alle 20:42
Salve, ho cercato di pubblicare su Facebook un video con un sottofondo musicale che avevo preso tra i brani “no copyright” disponibili su YouTube…ma Facebook mi ha inviato una notifica dicendo che la musica era copiata….
Come faccio a sapere se della musica è veramente non coperta dai diritti d’autore?
e non ho mai scritto un commento qui .
Luca Notalo.it (ex l-p.it) in risposta, il 7 Luglio 2020 alle 14:10
Se fosse per me i diritti d’autore sulla musica dovrebbero essere tutti cancellati, quindi non sono la persona più indicata per rispondere a questo tuo quesito. Detto ciò, paradossalmente il modo che hai usato ti può anche dare la riposta che cercavi, perché, attenzione a questo passaggio, secondo facebook, o meglio il sistema di rilevazione automatica di facebook, il brano è SULLA LORO piattaforma bloccato da diritti d’autore. Su altre piattaforme come su Youtube ad esempio, potrebbe essere pubblicabile.
Luca il 28 Novembre 2021 alle 14:50
La follia è che facebook mi manda segnalazione di violazione del diritto d’autore verso me stesso ...
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