Oggi scopro che mentre mi preoccupavo del MOSTRO che c'è a TRIESTE, la ferriera, perché è ben visibile, ce n'è uno ...
Oggi scopro che mentre mi preoccupavo del MOSTRO che c'è a TRIESTE, la ferriera, perché è ben visibile, ce n'è uno vicino GORIZIA nascosto è decisamente più subdolo. Ahnovo è a meno di 15km in linea d'aria da Gorizia. Nei forni del cementificio Anhovo Salonite, leggo che inceneriscono rifiuti pericolosi, e che la legge slovena consente a tali forni di avere meno livelli di sicurezza rispetto agli inceneritori.
160 medici e dentisti Sloveni e Italiani preoccupati hanno firmato un invito (di maggiore responsabilità) al Ministero dell’Ambiente e della Pianificazione territoriale e all’Agenzia ambientale della Repubblica di Slovenia perché [...] I medici sottolineano inoltre che i studi hanno confermato il legame tra incenerimento dei rifiuti e l’aumento di tumori e di disturbi nella popolazione locale.
[...] Anhovo Salonite è di proprietà italo-austriaca; Il 74,5 percento appartiene al Wietersdorfer Alpacem di Klagenfurt, il 25 percento all’italiana Buzzi Unicem.
Qui il testo integrale del link
http://goriziafutura.it/catastrofe-nella-valle-dellisonzo/[...] Pubblichiamo il contributo dell’amico Carlo Nanut:
I medici e i dentisti della vicina Slovenia sono preoccupati per ciò che sta accadendo nella valle dell’Isonzo a qualche chilometro dalla Nova Gorica verso Anhovo. Questa è un’area caratterizzata da decenni dalla produzione di prodotti di cemento-amianto. Negli ultimi anni i forni del cementificio di Anhovo Salonit per guadagnare più energia, ‘’stanno incenerendo rifiuti, compresi quelli più pericolosi”, hanno osservato i medici e i dentisti dell’oltre confine dell’Associazione medica della Slovenia e invitano le istituzioni ad essere più responsabili alle questioni ambientali. La quantità di rifiuti che s’incenerisce nell’impianto di cemento è aumentato da 109.000 a 135.000 tonnellate l’anno. Il cementificio Anhovo Salonite è di proprietà italo-austriaca; Il 74,5 percento appartiene al Wietersdorfer Alpacem di Klagenfurt, il 25 percento all’italiana Buzzi Unicem.L’invito è stato emesso da medici e dentisti lo scorso dicembre ed è rivolto a istituzioni responsabili, in particolare al Ministero dell’Ambiente e della Pianificazione territoriale e all’Agenzia ambientale della Repubblica di Slovenia. L’invito è stato firmato da oltre 140 medici e dentisti della regione dell’oltre Isonzo, nonché da decine di colleghi provenienti da altre regioni della Slovenia, per un totale di oltre 160 esperti. I medici sottolineano inoltre che i studi hanno confermato il legame tra incenerimento dei rifiuti e l’aumento di tumori e di disturbi nella popolazione locale. Va anche notato che la misurazione delle sostanze pericolose negli scarichi ‘’non viene effettuata direttamente dalle istituzioni statali’’, ma lasciata agli esperti autorizzati, scelti e pagati fra l’altro da ciascun singolo imprenditore, il che fa dubitare dei risultati.Va notato anche che l’effetto dell’incenerimento dei rifiuti negli inceneritori comuni e il coincenerimento dei rifiuti nei forni industriali come nei cementifici e nelle centrali termiche non sono gli stessi. I forni industriali consentono scarichi più elevati di sostanze pericolose rispetto agli inceneritori come ossidi di azoto, composti organici, benzene cancerogeno, ecc. Negli impianti di cemento non è obbligato l’uso di tanti filtri rispetto agli inceneritori ed emettono una quantità sostanzialmente maggiori di gas di combustione. I rischi per l’inquinamento e la salute sono quindi molto più elevati nei forni industriali. [...]
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