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BUFALA, FAKE NEWS, DISINFORMAZIONE, sono i termini moderni della millenaria
lotta tra chi asserisce di possedere il VERO accusando gli altri di diffondere
il FALSO.

In passato la lotta era tra chi possedeva quello che poi si e rivelato un
finto potere di diritto divino, il re voluto per volere di dio, gli imperatori
elevati a divinità o semi dei, verso i sacerdoti che asserivano di poter
intercedere alle divinità stesse.

Entrambe queste figure la storia, o meglio la sempre maggiore
“conoscenza certa” da parte del popolo, HA TOLTO POTERE a questi
personaggi, che in realtà erano mortali come tutti gli altri. Solo con astuzia
e crudeltà riuscirono a possedere le risorse per governare eserciti,
assoggettare popoli, territori, altre risorse. Queste persone, re, imperatori,
tiranni, papi, hanno sempre governato IMPONENDO CON LA FORZA LA LORO VERITÀ.

Oggi MILIARDARI, con la FORZA dei loro MEDIA cercano di IMPORRE la loro
VERITÀ. Perché chi controlla il che cosa viene percepito vero e cosa falso
controlla buona parte del mercato, e acquisisce sempre più potere di acquisto.
Con il quale può comprarsi sempre più cassa di risonanza della loro UNICA
GIUSTA narrazione dei fatti e delle cose.

Forse non sapete che il Copyright è nato proprio per questo perché nel
cinquecento la regina Maria I d’Inghilterra non sopportava che venissero
diffuse Bibbie contenenti testi diversi da quella da lei ritenuta la COPIA
GIUSTA ufficiale.

Ad oggi sappiamo, grazie agli studi di comparazione, che esistono solo dei
Vangeli più di 500.000 versioni diverse. E nessuno sa al mondo quale sia la
versione “originale”, pertanto la versione GIUSTA è stata scelta
per volere di un papa.

Da li in poi questa logica, apparentemente valida cioè quella di cercare che
cos’è VERO E GIUSTO, ha generato milioni di storture. 

Dalla VOGLIA DI
POSSEDERE LA “COPIAGIUSTA” (copyright) E RELATIVI DIRITTI DI COPIA
(e qui si annida il seme dell’egoismo e dell’ingiustizia) si e
passati al VOLER POSSEDERE I DIRITTI DI COPIA SUL SAPERE SULLA CREATIVITÀ
SULLA CONOSCENZA (brevetti, Royalty) al punto tale che la Apple ha brevettato
gli angoli rotondi del suo telefono.

Ed un esercito di furbi hanno cercato di brevettare l’impossibile
riuscendoci a volte, come la funzione del cestino nel computer. O qualsiasi
scoreggia di codice e procedura informatica.

Tanto che Google ha dovuto comprarsi a suon di miliardi di dollari la Motorola
per acquisire i suoi brevetti per difendere legalmente Android dagli attacchi
legali della Apple.

Bazzecole penserai e invece no, perché l’uomo è passato da voler
POSSEDERE i diritti sulla COPIA della VERITÀ Biblica, per CONTROLLARNE
L’AUTENTICITÀ e la CORRETTA DIFFUSIONE, ai diritti sulla copia di
molecole o semi.

Quindi su ogni aspetto della vita, usando lo stesso impianto logico, culturale
e normativo.

Determinando così chi può avere accesso ai semi, vedi Monsanto in India che ha
obbligato gli agricoltori ad usare i loro semi sterili costringendoli a
comprare ogni stagione da loro, facendo così scatenare rivolte.

A chi può avere accesso ai farmaci, vedi Glaxo che ha comprato i diritti su
alcuni vaccini obbligatori, tagliando fuori la concorrenza, obbligando così i
governi a comprare da loro. Non soddisfatta ne ha aggiunti altri (trivalente
prima, esavalente poi) così lo Stato si è trovato obbligato a comprare milioni
di vaccini in più. Tutto ciò usando un impianto legale normativo che ormai ha
dimostrato tutta la sua mostruosità e aberrazione.

Ed il tutto è nato perché una ignorante regina probabilmente non conosceva i
testi dei filosofi greci che, 2000 anni prima di lei, avevano già chiarito
importanti aspetti relativi al LOGOS, la parola, la logica, la DOXA
l’opinione, L’EPISTEME, la conoscenza certa, ed i pericoli dei
SOFISMI.

Non facciamo l’errore di quella regina, e di coloro che hanno continuato
su quella strada, cioè di confondere l’opinione, lecita, dalla
POCHISSIMA EPISTEME, conoscenza certa, che si, esiste, ed è in continuo
aggiornamento.

Perché rischiamo, come la Task Force del Governo, con il suo compito di
CENSURARE di avere un approccio culturale vecchio e già superato da molti
filosofi greci più di 2500 anni fa.

Solo che crediamo che il nostro tecnicismo sia evoluto mentre
l’approccio non lo è.

Un caro amico che fece filosofia mi mise in guardia più di 30 anni fa, quando
discutendo con lui mi fece notare che stavo usando schemi di pensiero forse
del 1800.

Siccome lo consideravo sincero mi misi a studiare filosofia e mi accorsi poi
che AVEVA RAGIONE.

Come anche il fatto che la Doxa, l’opinione, va trattata con altri
argomenti, sopra tutto a mio avviso con EMPATIA.

Perché DEVE prevedere il vivere civile ed il sapere che l’APPRENDIMENTO
di un ADULTO e di un BAMBINO è identico in termini emozionali.

E va trattato con rispetto, DA PARI, allo stesso modo, con saggezza, pazienza.

Ripeto con empatia.

E dobbiamo ricordarci che l’APPRENDIMENTO non è un processo lineare,
quanto di scoperta, elaborazione, confronto, rielaborazione.

Non va trattato con l’arroganza di possedere la verità, che eserciti di
pensatori del passato, ci hanno mostrato essere mutevole ed in continuo
divenire, e pertanto è più simile alla doxa (opinione) stessa che alla
conoscenza certa.

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