Trascrizione video
Carissimi amici del canale youtube dentrolanotizia, come vi abbiamo annunciato
giorni or sono, è in corso un enorme iniziativa giudiziaria contro Draghi e i
suoi ministri presso tutte le 140 procure d’Italia. L’azione è
mirata ad ottenere:
- il sequestro dei vaccini
- l’annullamento del green pass
- e contro l’obbligo vaccinale.
Così in questi giorni mi sono sentito con lo studio legale che sta portando
avanti l’iniziativa, con il quale è stato concordato un atteggiamento di
prudenziale pazienza, fino alla telefonata che ho ricevuto ieri sera alle 22,
dal legale delle parti che hanno intrapreso la maxi causa penale a Draghi e al
Consiglio dei Ministri.
A quanto pare potremmo essere vicini ad una svolta tanto attesa da noi tutti,
ma mi è stato richiesto, vista la delicatezza dell’operazione, di non
usare toni trionfalistici, è così quindi porto solamente parte del commento
del legale e di alcuni suoi rappresentati.
Ecco a voi parte di cosa mi ha scritto l’avvocato di Roberto Fiore primo
firmatario delle azioni legali:
“Egregio e Roby, qualora ella intenda avere notizie sul corso delle
azioni giudiziarie che abbiamo intentato, a mio sommesso avviso, occorre
partire dalle querele presentate a partire dal giorno 11 agosto, e che già il
12 agosto, ancorché con un parere negativo sulle istanze di sequestro del
piano di Avellino, hanno avuto riscontro. Siamo in attesa della fissazione
dell’udienza del GIP per discutere sul sequestro dei vaccini. Abbiamo
costretto le procure d’Italia a lavorare anche ad agosto. I risultati
non sono ahimè sotto gli occhi di tutti, eppure
abbiamo oltre 100 procedimenti penali aperti. La narrazione
dei fatti può avvenire secondo la metrica che ho ritenuto di proporre,
attraverso le dichiarazioni di due docenti di ruolo, avulsi da qualsivoglia
coinvolgimento ideologico, anzi di chiara matrice opposta a quella di Fiore,
le quali sono la bocca della verità, e coordina il gruppo di oltre 60 tra
docenti e personale ATA che ha aderito alle azioni e che sto difendendo nella
battaglia: contro green pass, nei confronti del ministero
dell’istruzione. Attraverso la Molea e la Sorbillo potrò costruire le
prove documentali alla mano, la dinamica e le evoluzioni delle azioni
giudiziarie in corso e tenerla informato, fino a quando ritengo infatti,
esploderanno di per sé, o miseramente l’impalcatura fallirà di fronte
allo strapotere del sistema. Ma personalmente io confido.”
Ora passo a leggervi parte di quanto scritto da Marcella Molea e Valentina
Sorbillo, coordinatrici docenti e ATA a Napoli, contro il green pass, e
l’obbligo vaccinale.
“Abbiamo riposto non poco coraggio nell’adesione alle azioni
giudiziarie di Roberto Fiore, superando l’ostracismo del sistema nei
confronti del suo movimento. Ci siamo ritrovati a sposare un’idea
assolutamente diversa, nuova, ma ad un tempo antica e tradizionale, di
avvocatura e di azioni giudiziarie. Abbiamo constatato nel silenzio dei media
l’apertura di una serie innumerevole di procedimenti penali sulla base
delle 140 querele cui abbiamo aderito. Fra i tanti:
- procura della repubblica di Avellino, dottor Luigi Iglio.
- Procura della repubblica di Ferrara, dottor Andrea Maggioni.
- Procura della repubblica di Napoli nord, dottoressa Patrizia Dongiacomo,
- procura della repubblica di Fermo dottor Raffaele Iannella.
-
Procura della repubblica di Grosseto, Dottor Salvatore Ferraro. Procura
della repubblica di Lecce. -
Dottoressa Erika Masetti procura della repubblica di Teramo, Dottoressa
Silvia Scamurra.
Siamo in attesa che molti GIP e provvedano sulle istanze dei sequestri dei
vaccini, nonché di inoltrare gli atti di causa alla Corte Costituzionale in
ordine alla illegittimità dei vaccini e del green pass. Nel mentre abbiamo
ricevuto assistenza legale gratuita, così come per le querele inoltrate per la
nostra specifica situazione individuale. Già sono stati invitati i dirigenti
scolastici alla disapplicazione delle imposizioni normative del green pass,
attraverso la riserva di querela ex articolo 51 codice penale. Le inutili
diffide ai dirigenti scolastici sono state sostituite con la riserva di
querela ex articolo 51 codice penale nei loro confronti, attesa la
responsabilità penale dei preposti, di fronte ordini manifestamente
illegittimi, se supportati da indagini in corso di svolgimento nei
procedimenti penali pendenti.
Confidiamo fortemente nei provvedimenti che dovranno essere notificati nei
prossimi giorni è tanto accende la nostra speranza. Confidiamo
nell’esito positivo delle azioni intentate e dalle quali abbiamo aderito
e quella in corso di svolgimento a nostra tutela anche dinanzi alla
magistratura del lavoro adita mia d’urgenza in sede tribunalizia.
A fondamento di quanto dichiarato si allega unitamente alla querela di fiore e
le 140 ricevute del deposito delle stesse che hanno prodotto risultati in soli
19 giorni. La documentazione giudiziaria della procura di Avellino e di
Teramo. Napoli 31 agosto 2021.
Marcella Molea e Valentina Sorbillo
Altri aspetti notevoli dell’iter giudiziario che ci sono stati fatti
notare dalle parti in causa attraverso il loro portavoce sono:
“È quantomeno anomalo che una querela con istanza di sequestro
presentata in data 11 agosto alle ore 16 un minuto abbia un riscontro il
giorno successivo, 12 agosto, anche a non voler considerare che trattasi del
mese di agosto. Ne è trascurabile che nei giorni successivi al ferragosto.
facendo riferimento a pregressi contatti in pieno ferragosto. la procura di
Teramo solleciti. al legale di Fiore, l’invio di una documentazione
cartacea con il carattere dell’urgenza. È assolutamente vero che nel
caso del procedimento di Avellino rubricato in meno di 24 ore quello che
formula al PM è un parere negativo all’istanza di sequestro. È
altrettanto vero che il PM dichiara di non ravvisare la sussistenza del
“fumus commissi delicti” e del “periculum in mora“, ma è vero di contro che per ben due volte il PM dichiari che allo
stato non ravvisa tali elementi li dove espressamente afferma che
occorre un attività investigativa per approfondire gli spunti e le
circostanze indicate in querela.
Ne discende che sia tutela della parte offesa agli atti vengono rimessi al
giudice dell’indagine preliminare tanto configuri certamente uno
scenario assolutamente aperto; anche all’ipotesi di accoglimento della
richiesta di sequestro dei vaccini. Ad ogni buon conto questo procedimento
unitamente a tutti gli altri pendenti in soli 20 giorni apre uno scenario
ampio relativamente alla possibilità del sequestro dei vaccini e quindi alla
possibilità di una seria discussione sul piano vaccinale, e
sull’inibizione del green pass, le cui storie sono ancora da scrivere.
Anche perché queste storie dovranno essere scritte da 140 procure della
repubblica le quali pur dovranno impegnarsi ad affrontare la problematica di
estorsione ed usurpazione del potere politico a carico del premier Draghi e
del Consiglio dei Ministri. È peraltro un dato oggettivo che ci troviamo di
fronte ad una massiccia offensiva giudiziaria che investe tutte le procure
della repubblica.
In conclusione cosa possiamo dire? Aver passato la palla alle indagini del GIP
apre la strada ai consulenti di parte che potranno dimostrare qualcosa di
sorprendente sulle terapie imposte.”
[…]