Oggi leggo su facebook su una vignetta questa frase: “IO IL VACCINO ANTI
INFLUENZALE CE L’HO! SI CHIAMA “PARTITA IVA”, SE HAI QUELLA
NON TI AMMALI MAI!!!”
Ovviamente la realtà non è così, ci si ammala lo stesso, solo si fa molta più
attenzione e si cerca di guarire il prima possibile. Detto ciò vorrei far
notare che la realtà che stiamo vivendo non è l’unica possibile.
Infatti una prima possibile soluzione OVVIA e SEMPLICISSIMA potrebbe essere la
seguente:
1. La malattia deve essere pagata dallo STATO a tutti coloro che producono
reddito.
2. Il certificatore dello stato e durata di malattia deve essere il medico di
famiglia.
3. Il valore corrisposto deve essere il base al reddito medio nazionale.
4. La produzione di valore necessaria deve essere imposta per legge dallo
stato alla banca centrale.
5. La banca centrale non può sindacare, indagare in nessun modo né lo stato né
il dottore, né l’ammalato (vi ricorda qualcosa relativa al MES? 😉 ).
6. Coloro che vogliono avere indennizzi più alti perché hanno redditi più alti
lo facciano attraverso polizze assicurative private.
SOLUZIONE ANCORA PIU’ OVVIA E SEMPLICE
1. Istituire un reddito di cittadinanza basato sul reddito medio nazionale (e
non sulla soglia di povertà che risulta essere una VERGOGNOSA ELEMOSINA!)
2. Fine del problema, perché non ha più senso parlare di reddito in caso di
malattia.
L’errore, anzi l’ORRORE ASSURDO CHE STIAMO VIVENDO è:
1°. La Banca Centrale (BCE), che non ha limiti di creazione di valuta
come confermato da MARIO DRAGHI, CREA una quantità IMMENSA di VALUTA CHE NON ARRIVA AI CITTADINI MA VA A
SALVARE LE BANCHE (si creano la valuta per se stessi per coprire i buchi di
bilancio relativi a titoli tossici, che sono praticamente l’equivalente
delle scommesse sui cavalli in termini matematici)
Dal 2015 al 2018 è stata creato l’equivalente di valuta pari al 20%
di PIL dell’EUROZONA
2°. Che siano i datori di lavoro a pagare la malattia dei dipendenti invece
dello STATO a TUTTI, attraverso un reale reddito di cittadinanza.
3°. Che gli imprenditori ed i liberi professionisti (per non parlare dei
disoccupati) non abbiano nulla in caso malattia (tranne nel caso di quella
piccolissima minoranza di imprenditori che non creano reddito dal loro
lavoro).
QUESTO è il mondo attuale e per cambiarlo bisogna iniziare a chiedere un modo
diverso.