Come faceva a sapere la Glaxo 1 ANNO PRIMA che avrebbe dovuto raddoppiare
la produzione e avrebbe raddoppiato il suo fatturato sui vaccini in
Italia?
Come faceva a saperlo poi considerando che come ci racconta il
Sole24Ore il 13 Aprile 2016, è un mercato profittevole in 2 casi su 10 nel mondo. Proviamo a fare un
percorso a ritroso nelle notizie comparse in rete.
2017, 19 maggio: Forse perché il 19 maggio 2017 leggiamo su Byoblu di Messora che:
[…] il Governo ha emanato un decreto in base al quale i vaccini obbligatori
passano da 4 (di cui uno conseguente a una tangente da 600 milioni pagata da
GlaxoSmithKline al Ministro della Salute De Lorenzo, con sentenza confermata
in cassazione), a 12. Dodici vaccini obbligatori.
OK, i conti non tornano, da 4 a 12 vuol dire triplicare i Vaccini. Lo so, ma
in realtà i vaccini erano già 6 e non 4.
[…] le famiglie vengono “costrette” – di fatto – a ricorrere a 6
vaccinazioni se vogliono rispettare la Legge e sottoporre i propri figli
alle 4 obbligatorie. E le ragioni della scomparsa dell’antidifterico, direte
voi? Chissà. A oggi è reperibile solo combinato ad altri vaccini. Da solo
no. Neanche a dirlo, questa assurdità comporta uno spreco di soldi pubblici:
114 milioni di euro annui […]
Quindi ora sappiamo che da 6 vaccini si voleva passare a 12, giusto il doppio
che prevedeva la Glaxo.
2016, 13 Aprile:
il Sole24Ore ci racconta che la Glaxo decise di investire 1 miliardo di
Euro nella Toscana di Renzi, di cui il 60% per stabilimenti di produzione di
Vaccini.
2017, 11 maggio: Il perché
forse ce lo dice la stessa Lorenzin durante la puntata di Tabloid andata in
onda su Rai2?
[…] abbiamo lavorato su questo, facendo prima un grande piano nazionale
vaccini, CI SONO VOLUTI 3 ANNI PER FARLO […]
Quindi 3 anni fa, nel 2014, non c’erano gli AntiVax
a gridare al Lupo al Lupo, loro forse non sono la causa, o la presunta (e
falsa) emergenza morbillo, forse sono pretesti presi ad arte, per
portare a compimento una precisa strategia industriale?
Perché se andiamo indietro di qualche anno 3 per l’esattezza troviamo che …
2014, 19 maggio: Giusto
nel 2014 Glaxo investì ingenti somme di denaro su Siena.
Stiamo parlando della stessa Glaxo che giusto 4 anni prima …
2010, 2 febbraio: il Giornale di Vicenza titolò:
Chiude la Glaxo 550 ricercatori a casa
perché gli stabilimenti del VENETO invece del 14% di UTILI nel 2010 avevano
ottenuto solo l’11% (nota NON stiamo parlando di perdite!)
Ora mi viene da pensare che questa non è proprio una strategia industriale
nazionale. Cioè non è che in Italia ci sia stato un dibattito parlamentare nel
quale sia stato deciso di investire nella salute pubblica entro un triennio
cercando partner industriali.
Dal copione che sembra emergere non potrebbe sembrare di più qualcosa di
simile a quello che in borsa viene chiamato “INSIDER TRADING” ?
Oppure la Glaxo ha scommesso ed avuto la fortuna di trovarsi una legge che
guarda caso coincide esattamente la scommessa industriale che
aveva fatto?
Ma anche intuendo il cambiamento che ci sarebbe stato in Italia, i vaccini
vengono comprati attraverso gara di appalto? Se si come faceva a sapere la
GLAXO che le avrebbe vinte così da raddoppiare la produzione e quindi gli
utili?
Forse scommettendo sulla reintroduzione dell’obbligo vaccinale? Il quale era già stato inserito nel 1991
obbligo tolto per incostituzionalità nel 1999, ma la legge che imponeva la vaccinazione obbligatoria contro l’epatite B di
cui erano gli unici fornitori è rimasta (con i relativi utili per più di 20
anni)
I vertici della GLAXO o sanno fare bene le scommesse, scommettendo che da 6
sarebbero stati 12 i vaccini obbligatori, oppure hanno una bella palla di
Cristallo per giustificare l’investimento di 1 miliardo da parte della nella
Toscana di RENZI con 1 o 3 anni di anticipo.
Siamo sicuri che sia intuizione? Perché la Glaxo sotto la gestione di Maffeis fu implicata nello scandalo delle
tangenti che portarono all’arresto il Ministro della Salute De Lorenzo
inerente anche il vaccino dell’Epatite B, che abbiamo tutt’ora obbligatorio
grazie ad una decreto legge ottenuto attraverso una “tangente da 600 milioni pagata da GlaxoSmithKline al Ministro della Salute
De Lorenzo, con sentenza confermata in cassazione”
Maffeis che ritroviamo il 05 giugno 2016, a detta della Repubblica, in
società con Carrai in K Cube SRL (Macro Carrai
braccio destro di Renzi)
[…] Per la nuova impresa Carrai si era scelto come compagni di viaggio
imprenditori del mondo renziano. Francesco Granata, residenza a Londra,
“executive” dell’americana Biogen Idec, azienda biotech tra le più
importanti al mondo. Poi Flavio Maffeis, ex numero uno della multinazionale
farmaceutica Glaxo in Italia che nel 1993 sfuggì alla cattura nell’ambito
dell’inchiesta che portò all’arresto di Duilio Poggiolini. […]
Poi chiusa in tutta fretta quando il M5S ha richiesto una interrogazione
parlamentare, (e successiva puntata di Report vedi dal minuto 36:54).
In conclusione:
potrebbe forse venirci il lecito dubbio che questi vogliono fare UTILI sulla
pelle dei nostri figli, facendo l’equivalente di insider trading solo a
livello sanitario, togliendoci anche la patria potestà pur di ottenerli quei
fottuti soldi?